La Storia

Dopo l’ultima guerra, la frazione di Pirri era cresciuta in modo rilevante nell’estensione territoriale e nel numero degli abitanti provenienti da ogni parte della Sardegna. Tutti pensavano alla fondazione di una nuova Parrocchia che accudisse alle esigenze spirituali di tutti gli abitanti, ma le difficoltà si presentavano pressoché insormontabili e solo alla fine del 1954 si poté realizzare questo progetto pastorale.

Fu trovato il terreno e la proprietaria, la sig.na Regina Cogoni, lo donò generosamente in memoria del fratello Mons. Giuseppe Cogoni, già Arcivescovo di Oristano deceduto nel 1947, perché si costruisse la Chiesa e tutti quei locali capaci di assolvere pienamente a tutte le esigenze parrocchiali.

Una data memorabile fu il 1° ottobre 1954. Sua Eccellenza Mons. Paolo Botto, Arcivescovo di Cagliari, emetteva il Decreto di erezione canonica della Nuova Parrocchia di Pirri col titolo di San Giuseppe e nominava come primo Parroco il sac. Don Salvatore Casu.

La Parrocchia di San Giuseppe ormai era istituita: aveva il suo parroco, possedeva il terreno dove costruire la Chiesa, ma per il momento non aveva altro. Il parroco don Casu, aiutato dai sacerdoti della Parrocchia matrice di S. Pietro, si impegnò con sollecitudine a cercare un locale per adattarlo a Cappella provvisoria e arredarlo in modo da potervi svolgere le funzioni sacre finché non venisse costruito, nel terreno donato alla Parrocchia, un locale più funzionale.

Dopo varie ricerche si accettò l’offerta della famiglia Giovanni Solla consistente in tre stanze, situate in via E. Toti, in cui vennero eliminate le pareti divisorie. Così si ricavò un locale, dove fu possibile collocare un altarino, un piccolo fonte battesimale ed una minuscola sacrestia.

Il 26 dicembre 1954 fece il suo ingresso solenne in Parrocchia il primo parroco e così la Parrocchia cominciò a funzionare ufficialmente.

 

In questo clima d’entusiasmo e di collaborazione venne un’altra cospicua donazione: il 10 marzo 1955 la sig.na Gaetana Vitale promise di far erigere, a sue spese, il Salone Parrocchiale da intitolarsi alla memoria del defunto fratello Giuseppe. Un mese dopo ebbero inizio i lavori, che furono ultimati dopo tre mesi. Il 6 agosto di quell’anno fu benedetto e inaugurato il salone parrocchiale, che da quella data cominciò a funzionare come chiesa provvisoria.

In quella circostanza ebbero anche inizio le festività in onore di San Giuseppe e si stabilì che la celebrazione della festa del patrono si svolgesse ogni anno la prima domenica di agosto per dare la possibilità ai parrocchiani di fare anche i festeggiamenti civili essendo proibiti il 19 marzo, giorno della festa liturgica ricorrente sempre nel periodo quaresimale.

Con l’entrata in funzione del Salone Parrocchiale, tutte le attività religiose si poterono svolgere a pieno ritmo con il decoro e la solennità convenienti. Vennero istituite le varie associazioni religiose, e in modo preminente e molto efficiente la Congregazione della Dottrina Cristiana per l’insegnamento del catechismo ai fanciulli, l’Azione Cattolica nei suoi diversi rami, la «Schola Cantorum» per l’esecuzione dei canti nelle celebrazioni liturgiche.

Il 18 settembre 1957 il Ministro dei Lavori Pubblici concesse il contributo dello Stato per la costruzione del rustico della Chiesa e degli ambienti annessi per le attività parrocchiali. Il 12 gennaio 1958 venne benedetta e collocata da Mons. Paolo Botto la prima pietra della Chiesa Parrocchiale contenente la pergamena a ricordo di quella solenne cerimonia. Il 29 gennaio del 1966 fu possibile finalmente celebrare le Messe nella nuova Chiesa.

Nell’agosto del 1965 mons. Arcivescovo assegnava alla Parrocchia di San Giuseppe il suo primo viceparroco: il sac. don Giuseppe Cogoni, che iniziava il suo lavoro in parrocchia il 31 agosto.

Nel 1971 don Casu, il fondatore della Parrocchia di S. Giuseppe, fu trasferito alla Parrocchia di S. Eulalia in Cagliari. Ma prima di lasciare la parrocchia desiderò che la Chiesa venisse consacrata. E così il 27 febbraio 1971 l’Arcivescovo di Cagliari card. Sebastiano Baggio, che nel frattempo era succeduto a Mons. Paolo Botto, consacrò solennemente la Chiesa e l’altare maggiore. Furono presenti a quella cerimonia parecchie autorità civili e religiose ed un’enorme folla di gente, che voleva assistere alla cerimonia e dare un saluto riconoscente a don Casu per i sedici anni trascorsi come Parroco di S. Giuseppe in Pirri.

Il 13 marzo 1971 fece il suo ingresso solenne in Parrocchia il nuovo Parroco, il sac. Don Paolo Pinna proveniente dalla Parrocchia di Decimomannu.

Il 21 aprile 1973 ci fu un altro avvenimento importante per la Parrocchia: l’installazione e l’inaugurazione dell’organo a canne, grazie alla generosità della sig.na Gaetana Vitale, in memoria del fratello Giuseppe, che intervenne ancora una volta a realizzare questi buoni desideri e onorare di uno strumento tanto importante la Chiesa di S. Giuseppe per le sue liturgie.

Il 30 novembre 1978 un triste avvenimento afflisse tutta la Parrocchia: il parroco, il sac. Don Paolo Pinna, fu stroncato da un infarto nella sua abitazione canonica. In quelle tristi circostanze prese le redini della Parrocchia il viceparroco sac. Don Giuseppe Cogoni, che fungeva da vicario economo della parrocchia.

Il 15 gennaio 1979 fu nominato il sac. dott. Antonio Pittau, parroco della Parrocchia. C’è stato un nuovo fermento organizzativo da parte di tutti per accogliere nel migliore dei modi il nuovo Parroco.

La disponibilità alla collaborazione si è dimostrata immediatamente con un forte risveglio della vita comunitaria e dell’attività dei vari movimenti ed associazioni.

Dall’ingresso del nuovo parroco, alcuni fatti importanti si sono realizzati nella comunità. Domenica 5 agosto 1979, giorno della sagra estiva di S. Giuseppe, è stato benedetto e inaugurato solennemente il grande lampadario in ferro battuto dell’altare maggiore. Il lampadario, dovuto alla generosità di tutti i parrocchiani, è opera del sig. Francesco Cogoni sotto la guida dell’architetto Suor Agar Locche.

Con la concessione edilizia n. 12211 del 28.9.1979 si è potuto recintare il terreno dell’area parrocchiale adiacente alla Chiesa, preparandolo per la sistemazione di campi da gioco. Infatti, nel mese di novembre del 1979 nasce la Polisportiva Fulgor – San Giuseppe, grazie al contributo di molti parrocchiani che si sono tassati mensilmente e che poi, hanno potuto vedere realizzato il loro sogno.

Dal 26 dicembre 1979 al 1° gennaio 1980 la Comunità Parrocchiale ha celebrato il Venticinquesimo della sua fondazione.

L’attività della parrocchia continuò con l’arrivo di don Tarcisio Pili nel 1985 che dedicò grande attenzione al mondo giovanile.

Nel 1992 nasce l’Oratorio San Giuseppe, con un servizio di accoglienza e di svago per bambini, ragazzi, giovani, adulti ed anziani. Oggi l’Oratorio è un interlocutore costante con gli altri enti educativi operanti nel quartiere.

Alla fine degli anni ’80 nasce l’Azione Cattolica Ragazzi (dai 6 ai 14 anni) e successivamente un gruppo di Giovani e di Giovanissimi di ACI che sono stati l’anima della parrocchia fino alla fine degli anni ’90.

In contemporanea con l’Azione Cattolica nel 1986 iniziava ufficialmente l’AGESCI, altra anima della parrocchia, in cui molti ragazzi aderirono e frequentarono il gruppo scout di Pirri 1. Ricordiamo solo che nel 1990 risultarono ben 131 iscritti.

Altra attività della parrocchia è stata la Schola Cantorum “Santa Cecilia” nata con la parrocchia stessa e seguita prima da don Casu e poi da don Tarcisio. Un altro coro parrocchiale che ancora fa servizio in parrocchia e che gioiosamente il sabato sera e tutte le prefestive è il Coro Giovani “La Carovana”.

Dopo l’ultima guerra, la frazione di Pirri era cresciuta in modo rilevante nell’estensione territoriale e nel numero degli abitanti provenienti da ogni parte della Sardegna. Tutti pensavano alla fondazione di una nuova Parrocchia che accudisse alle esigenze spirituali di tutti gli abitanti, ma le difficoltà si presentavano pressoché insormontabili e solo alla fine del 1954 si poté realizzare questo progetto pastorale.

Fu trovato il terreno e la proprietaria, la sig.na Regina Cogoni, lo donò generosamente in memoria del fratello Mons. Giuseppe Cogoni, già Arcivescovo di Oristano deceduto nel 1947, perché si costruisse la Chiesa e tutti quei locali capaci di assolvere pienamente a tutte le esigenze parrocchiali.

Una data memorabile fu il 1° ottobre 1954. Sua Eccellenza Mons. Paolo Botto, Arcivescovo di Cagliari, emetteva il Decreto di erezione canonica della Nuova Parrocchia di Pirri col titolo di San Giuseppe e nominava come primo Parroco il sac. Don Salvatore Casu.

La Parrocchia di San Giuseppe ormai era istituita: aveva il suo parroco, possedeva il terreno dove costruire la Chiesa, ma per il momento non aveva altro. Il parroco don Casu, aiutato dai sacerdoti della Parrocchia matrice di S. Pietro, si impegnò con sollecitudine a cercare un locale per adattarlo a Cappella provvisoria e arredarlo in modo da potervi svolgere le funzioni sacre finché non venisse costruito, nel terreno donato alla Parrocchia, un locale più funzionale.

Dopo varie ricerche si accettò l’offerta della famiglia Giovanni Solla consistente in tre stanze, situate in via E. Toti, in cui vennero eliminate le pareti divisorie. Così si ricavò un locale, dove fu possibile collocare un altarino, un piccolo fonte battesimale ed una minuscola sacrestia.

Il 26 dicembre 1954 fece il suo ingresso solenne in Parrocchia il primo parroco e così la Parrocchia cominciò a funzionare ufficialmente.

In questo clima d’entusiasmo e di collaborazione venne un’altra cospicua donazione: il 10 marzo 1955 la sig.na Gaetana Vitale promise di far erigere, a sue spese, il Salone Parrocchiale da intitolarsi alla memoria del defunto fratello Giuseppe. Un mese dopo ebbero inizio i lavori, che furono ultimati dopo tre mesi. Il 6 agosto di quell’anno fu benedetto e inaugurato il salone parrocchiale, che da quella data cominciò a funzionare come chiesa provvisoria.

In quella circostanza ebbero anche inizio le festività in onore di San Giuseppe e si stabilì che la celebrazione della festa del patrono si svolgesse ogni anno la prima domenica di agosto per dare la possibilità ai parrocchiani di fare anche i festeggiamenti civili essendo proibiti il 19 marzo, giorno della festa liturgica ricorrente sempre nel periodo quaresimale.

Con l’entrata in funzione del Salone Parrocchiale, tutte le attività religiose si poterono svolgere a pieno ritmo con il decoro e la solennità convenienti. Vennero istituite le varie associazioni religiose, e in modo preminente e molto efficiente la Congregazione della Dottrina Cristiana per l’insegnamento del catechismo ai fanciulli, l’Azione Cattolica nei suoi diversi rami, la «Schola Cantorum» per l’esecuzione dei canti nelle celebrazioni liturgiche.

Il 18 settembre 1957 il Ministro dei Lavori Pubblici concesse il contributo dello Stato per la costruzione del rustico della Chiesa e degli ambienti annessi per le attività parrocchiali. Il 12 gennaio 1958 venne benedetta e collocata da Mons. Paolo Botto la prima pietra della Chiesa Parrocchiale contenente la pergamena a ricordo di quella solenne cerimonia. Il 29 gennaio del 1966 fu possibile finalmente celebrare le Messe nella nuova Chiesa.

Nell’agosto del 1965 mons. Arcivescovo assegnava alla Parrocchia di San Giuseppe il suo primo viceparroco: il sac. don Giuseppe Cogoni, che iniziava il suo lavoro in parrocchia il 31 agosto.

Nel 1971 don Casu, il fondatore della Parrocchia di S. Giuseppe, fu trasferito alla Parrocchia di S. Eulalia in Cagliari. Ma prima di lasciare la parrocchia desiderò che la Chiesa venisse consacrata. E così il 27 febbraio 1971 l’Arcivescovo di Cagliari card. Sebastiano Baggio, che nel frattempo era succeduto a Mons. Paolo Botto, consacrò solennemente la Chiesa e l’altare maggiore. Furono presenti a quella cerimonia parecchie autorità civili e religiose ed un’enorme folla di gente, che voleva assistere alla cerimonia e dare un saluto riconoscente a don Casu per i sedici anni trascorsi come Parroco di S. Giuseppe in Pirri.

Il 13 marzo 1971 fece il suo ingresso solenne in Parrocchia il nuovo Parroco, il sac. Don Paolo Pinna proveniente dalla Parrocchia di Decimomannu.

Il 21 aprile 1973 ci fu un altro avvenimento importante per la Parrocchia: l’installazione e l’inaugurazione dell’organo a canne, grazie alla generosità della sig.na Gaetana Vitale, in memoria del fratello Giuseppe, che intervenne ancora una volta a realizzare questi buoni desideri e onorare di uno strumento tanto importante la Chiesa di S. Giuseppe per le sue liturgie.

Il 30 novembre 1978 un triste avvenimento afflisse tutta la Parrocchia: il parroco, il sac. Don Paolo Pinna, fu stroncato da un infarto nella sua abitazione canonica. In quelle tristi circostanze prese le redini della Parrocchia il viceparroco sac. Don Giuseppe Cogoni, che fungeva da vicario economo della parrocchia.

Il 15 gennaio 1979 fu nominato il sac. dott. Antonio Pittau, parroco della Parrocchia. C’è stato un nuovo fermento organizzativo da parte di tutti per accogliere nel migliore dei modi il nuovo Parroco.

La disponibilità alla collaborazione si è dimostrata immediatamente con un forte risveglio della vita comunitaria e dell’attività dei vari movimenti ed associazioni.

Dall’ingresso del nuovo parroco, alcuni fatti importanti si sono realizzati nella comunità. Domenica 5 agosto 1979, giorno della sagra estiva di S. Giuseppe, è stato benedetto e inaugurato solennemente il grande lampadario in ferro battuto dell’altare maggiore. Il lampadario, dovuto alla generosità di tutti i parrocchiani, è opera del sig. Francesco Cogoni sotto la guida dell’architetto Suor Agar Locche.

Con la concessione edilizia n. 12211 del 28.9.1979 si è potuto recintare il terreno dell’area parrocchiale adiacente alla Chiesa, preparandolo per la sistemazione di campi da gioco. Infatti, nel mese di novembre del 1979 nasce la Polisportiva Fulgor – San Giuseppe, grazie al contributo di molti parrocchiani che si sono tassati mensilmente e che poi, hanno potuto vedere realizzato il loro sogno.

Dal 26 dicembre 1979 al 1° gennaio 1980 la Comunità Parrocchiale ha celebrato il Venticinquesimo della sua fondazione.

L’attività della parrocchia continuò con l’arrivo di don Tarcisio Pili nel 1985 che dedicò grande attenzione al mondo giovanile.

Nel 1992 nasce l’Oratorio San Giuseppe, con un servizio di accoglienza e di svago per bambini, ragazzi, giovani, adulti ed anziani. Oggi l’Oratorio è un interlocutore costante con gli altri enti educativi operanti nel quartiere.

Alla fine degli anni ’80 nasce l’Azione Cattolica Ragazzi (dai 6 ai 14 anni) e successivamente un gruppo di Giovani e di Giovanissimi di ACI che sono stati l’anima della parrocchia fino alla fine degli anni ’90.

In contemporanea con l’Azione Cattolica nel 1986 iniziava ufficialmente l’AGESCI, altra anima della parrocchia, in cui molti ragazzi aderirono e frequentarono il gruppo scout di Pirri 1. Ricordiamo solo che nel 1990 risultarono ben 131 iscritti.

Altra attività della parrocchia è stata la Schola Cantorum “Santa Cecilia” nata con la parrocchia stessa e seguita prima da don Casu e poi da don Tarcisio. Un altro coro parrocchiale che ancora fa servizio in parrocchia e che gioiosamente il sabato sera e tutte le prefestive è il Coro Giovani “La Carovana”.

Nel 2003 nasce il giornalino del coro giovani che tutti ormai conosciamo come Naj po’ Naj – Comunità in cammino e che ci ricorda periodicamente tutti gli impegni e le attività della parrocchia.